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L’architettura dell’informazione si occupa delle parole perché esse sono interfacce che ci permettono di fare cose. Le parole sono ovunque, sole o in rapporto con altri oggetti, formano strutture che stimolano interazioni cui noi umani rispondiamo con comportamenti codificati. Devono, per svolgere bene il loro lavoro, avere le stesse caratteristiche di una buona interfaccia: essere auto esplicative, donare preveggenza all’utente, curarsi delle sue debolezze e accompagnarlo nel migliore dei modi verso il raggiungimento dei suoi scopi. Chi se ne serve per offrire beni o servizi alle persone deve progettarle e usarle con attenzione. Nel talk attraverso degli esempi cercheremo di individuare alcune buone pratiche per condurre interazioni efficaci e piacevoli.